ATTACCO SENZA PALLA Per ricevere la palla (ad es. in posizione di ala, lato destro con la palla in posizione centrale), smarcandosi dall’avversario, il giocatore esterno può: - fintare di allontanarsi dalla palla muovendo il piede nella direzione 1, quindi cambiare direzione e velocità ed andare incontro alla palla muovendo l’altro piede nella direzione 2 (diag.1);
Nel caso in cui la palla sia in posizione di post alto, la guardia in posizione centrale può: - nel caso in cui il proprio difensore raddoppia, muoversi dietro le spalle del difensore (diag.8);
ATTACCO CON PALLA Ricevuta la palla, l’attaccante deve acquisire la posizione delle “tre minacce” fronteggiando il canestro. Il giocatore può giocare l’1 c 1 da fermo oppure da palleggio aperto; soprattutto nel caso di 1 c 1 da fermo il giocatore dovrà utilizzare delle finte di tiro, di partenza o di passaggio, per sbilanciare l’avversario. Nel caso della finta di partenza il giocatore deve eseguire un primo passo molto breve e in appoggio con l’avampiede, con il naso che va oltre il piede ma con il peso del corpo sul piede perno; il passo di partenza invece sarà in appoggio con il tallone per la rullata del piede. Le finte devono essere sufficientemente lente da dare il tempo al difensore di sbagliare andando fuori equilibrio.
I movimenti per giocare 1 c 1 da fermo, con uso delle finte sono: - finta di tiro e penetrazione a destra; - finta di tiro e penetrazione a sinistra; - step and go: - perno sinistro, finta a destra e partenza sullo stesso lato (diag.1);
DIFESA SULL'UOMO CON PALLA Contro avversario con palla il difensore si posiziona alla distanza di un braccio dall’avversario, con un piede un pò più avanti dell’altro e ben piegato sulle gambe, tra avversario e canestro, su una linea retta.
Se il difensore, ad esempio, si posiziona con il piede sinistro avanti, il suo lato destro sarà quello forte (in quanto già pronto a scivolare su quel lato), mentre il suo lato sinistro sarà quello debole. La posizione deve essere comoda e naturale, i talloni appena sollevati, con il busto né troppo eretto né troppo inclinato, le braccia devono essere pronte ad intervenire, tenendo alto, verso l’avversario con la palla, il braccio corrispondente al piede in avanti.
Il difensore deve fissare lo sguardo sul baricentro dell’attaccante e non sulla palla, per evitare di essere ingannato dalle finte. A sua volta potrà eseguire delle finte in modo da indurre l’attaccante a fare un movimento contro il quale si è già pronti.
Contro avversario che taglia (ad esempio dalla posizione di ala verso il canestro con palla centrale), quando non è possibile vedere contemporaneamente l’avversario e la palla, il difensore può aprirsi alla palla con un giro dorsale, perdendo di vista l’avversario ma continuando a seguire la palla, per poi riprendere la posizione con un giro frontale;
Attacco senza palla Per ricevere la palla il giocatore interno dovrà assumere la posizione desiderata un attimo prima che la palla gli possa essere passata. Per far questo, dovrà scegliere il momento più propizio e compiere dei movimenti adeguati.
Egli dovrà tagliare fuori il proprio difensore, ponendosi di spalle al canestro e nettamente davanti al difensore stesso, con la base delle gambe molto larga e con le braccia tese in avanti. Per raggiungere questo scopo, il pivot, con i piedi rivolti a canestro, finterà di andare in una direzione ed, effettuando poi un giro in avanti, taglierà fuori il difensore. Ad esempio, se il pivot è situato alla sinistra dell’area dei tre secondi e vorrà ricevere la palla, porterà il piede sinistro verso il fondo del campo e poi, effettuando un giro frontale (piede perno è il destro), si porrà davanti al difensore (diag.1).
ATTACCO CON PALLA Il pivot deve essere in possesso, soprattutto nel raggio di 4-5 metri dal canestro, di tutta la gamma dei tiri. Qualsiasi tipo di tiro che userà, comunque, sarà subordinato alla posizione del difensore.
Se il difensore resta esattamente dietro, molto vicino, il pivot, ricevuta la palla, la protegge con i gomiti fuori, gira la testa verso il centro del campo, quindi esegue un passo con il piede interno e un palleggio contemporaneo con due mani ed in mezzo alle gambe per chiudere con un uncino; oppure finta la partenza ed esegue un giro frontale verso il fondo per un tiro in sospensione.
Nel caso in cui il difensore, posizionato di lato, dovesse cambiare il lato d’anticipo (in seguito al movimento della palla), lo potrà fare utilizzando tre tecniche:
1. passare dietro, se la palla sale dal giocatore in angolo verso il giocatore in ala;
L'utilizzo di questo schieramento offensivo è aumentato in questi ultimi tempi con la regola dei 24" e con i 4 tempi da 10', oltre che in molte situazioni di gioco rotto. La presenza inoltre di un numero sempre maggiore di giocatori stranieri e da americani abili in penetrazione, ha facilitato le cose. Tutto nasce dalla capacità di creare dell'uomo con la palla. Deve essere capace di battere il suo avversario, avere un tiro che preoccupi la difesa (soprattutto arresto e tiro), ed una buona abilità di passaggio.
Schieramento iniziale 1-4 Linee di passaggio in relazione all'aiuto difensivo.
L'ultimo aspetto da curare è che l'attaccante che penetra, dopo aver passato la palla, deve continuare il movimento per essere pronto a ricevere un passaggio immediato o dopo una nuova penetrazione del compagno. 1 penetra sul fondo - 2 si muove in contro - rotazione - 1 continua in angolo e riceve.
PREMESSA L’organizzazione difensiva delle mie squadre è basata su regole generali che valgono contro ogni attacco, ma anche da adattamenti specifici contro situazioni che affrontiamo di frequente. L’attacco 1/4 bassi è una situazione che si incontra di frequente soprattutto per chiudere un periodo controllando il cronometro o in prossimità dello scadere dei 24 secondi. Essendo una situazione particolare e ripetuta voglio preparare la mia squadra ad affrontarla. Abbiamo regole diverse a seconda delle caratteristiche dei giocatori avversari che vengono isolati dall’attacco per giocare 1c1. Possiamo utilizzare 3 tipi di difesa: 1. caso in cui l’avversario sia un playmaker piccolo molto veloce, tiratore, abile nel palleggio e nel passaggio ma in difficoltà contro aiuti decisi dei lunghi. Il difensore sulla palla deve essere molto aggressivo e indirizzare il palleggiatore sulla sua mano debole. È molto importante l’aggressività perché vogliamo forzare l’attacco a penetrare, ma non vogliamo mai concedere un tiro o uno scarico facile al giocatore lasciato libero dalle rotazioni. Quindi vogliamo invogliare 1 a penetrare a sinistra, cercando di farlo andare fuori controllo. Quando parte la penetrazione la difesa reagisce come nel diagramma: il difensore di 2 rimane in anticipo contro il suo avversario perché non vogliamo aiuti dal lato forte. Il difensore di 5 fa un aiuto molto deciso appena il palleggiatore arriva in area, con 3 obiettivi precisi: a) costringere l’attaccante a smettere il palleggio; b) impedire che 1 chiuda la penetrazione con un tiro ad alta percentuale; c) rendere difficile ogni passaggio.
Il difensore di 4 si sposta sotto canestro, per scoraggiare un passaggio a 5 o intervenire in modo molto aggressivo nel caso 5 riceva la palla. Il difensore di 3 si chiude in area per impedire un passaggio a 4. Se questa rotazione è corretta, l’unico passaggio possibile è quello a 3, passaggio peraltro non facile perché 1 si trova sulla linea di passaggio.
PREMESSA Ho sempre suddiviso il programma stagionale riguardante la mia squadra in tre parti che si differenziano così: 1. pre-season (obiettivi, tecnica individuale e regole difensive); 2. stagione regolare (tattica individuale e di squadra); 3. play-off (video e screening dei giochi e delle giocatrici avversarie).
PRE SEASON Principi da enfatizzare: - mentalità; - aggressività; - responsabilità individuale e di squadra.
In tutti gli esercizi: 1. Utilizzo della palla evitando esercizi statici ed utilizzando quelli utili sia in chiave difensiva sia in quella offensiva. 2. Ricreare situazioni di partita trasformando sempre il lavoro difensivo in offensivo. 3. Motivare le atlete utilizzando punteggio e cronometro.
REGOLE DIFENSIVE Un buon equilibrio difensivo (lunghe a rimbalzo, play ad anticipare l'apertura avversaria, esterne che rientrano in difesa). Un buon esercizio per l'equilibrio difensivo il 4 vs 4 vs 4 in continuità: squadra A in attacco squadra B in difesa squadra C a metà campo. Dopo il tiro A in difesa su C (apertura obbligatoria nella metà campo difensiva) B a metà campo.
Sulla giocatrice con palla difendiamo "fondo" tra l'avversario e l’angolo preoccupandoci di contenere tentativi di penetrazione.
Dal mio punto di vista ci sono due modi per sviluppare blocchi sulla palla in transizione:
A. Si sviluppano pick and roll che io definisco ‘occasionali’, non programmati, che nascono dall’iniziativa congiunta del giocatore con palla e del lungo che blocca (bloccante) che comunicando con gli occhi decidono di giocare a due. In questo caso il vantaggio è l’imprevedibilità, lo svantaggio sta nella eventuale spaziatura non efficace degli altri 3.
B. Si sviluppano pick and roll organizzati, quindi diventa un vero e proprio schema da usare nei primi secondi dell’azione (un contropiede secondario organizzato a tutti gli effetti), non solo i 2 attori protagonisti del gioco a due ma anche gli altri 3 giocatori sanno esattamente che posizioni occupare per ottimizzare la spaziatura. L’efficacia del blocco e il mantenimento del conseguente vantaggio che si ottiene verrà concretizzato anche grazie all’eccellente spaziatura sul campo.
Ho utilizzato sia giochi a due non programmati, sia programmati. A livello di metodologia di insegnamento parto dallo sviluppo di pick and roll organizzati. Inizio già dal prestagione inserendo la transizione organizzata dopo ogni tiro libero della squadra avversaria. L’obiettivo è dopo i liberi avversari giocare ‘di squadra’ un blocco sulla palla laterale nei primi 4-8 secondi dell’azione. Ecco come si sviluppa l’azione (vedi diagr. 1):
Il playmaker può dopo il passaggio giocare un dai e vai a tutto campo che lo porta a rubare qualche canestro facile, (l’area è spesso libera) poi si spazia in angolo sul lato opposto alla palla.
PREMESSA La progressione riguarda le ultime categorie giovanili o una squadra senior ed ha come obiettivo principale la collaborazione tra 1° e la 2° linea di difesa nell'ambito della costruzione di una zona fronte pari con particolare riferimento alla situazione di aiuto e recupero. La scelta iniziale è di costruire una zona “canonica” dove il nostro centrale (X5) non esce in angolo quindi, in questa situazione cosiddetta “di emergenza”, l'uomo della seconda linea sale ad aiutare in ala con l'intento di impedire il tiro e il passaggio in angolo che ci metterebbe notevolmente in difficoltà. Da ricordare infine i seguenti concetti basilari della nostra zona: 1. forte pressione sulla palla che rallenti e/o limiti la circolazione con l’obiettivo prioritario di tenere la palla il più possibile su 1/4 di campo; 2. “COMUNICARE” (è fondamentale sempre!).
PROGRESSIONE DIDATTICA 5 contro 0 di presentazione e 5 c 5 a metà campo “didattico” 10’ L’allenatore “rinfresca” brevemente alla squadra le aree di competenza della 1° e 2° linea e le relative collaborazioni sui ribaltamenti, tagli e penetrazioni.
Esercizio di 3 c 2 che poi diventa 4 c 3 per la prima linea difensiva della zona (15') (diagr. 1 e 2) Tre file: centro - ala e ala in attacco con in difesa X1 e X2 che giocano sulle linee di passaggio fintanto un raddoppio centrale al fine di indirizzare la palla su un lato possibilmente in posizione poco vantaggiosa per l'attacco. È fondamentale la comunicazione (“esco”) e la pressione sulla palla - nel momento in cui la palla vola dall’ala al centro l’altro difensore della 1° linea deve salire per ostacolare il tiro e soprattutto cercare di reindirizzare sul solito lato.
INTRODUZIONE: Ogni allenatore ha una sua organizzazione per l’attacco: importante è svilupparla nel rispetto delle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Inoltre, dobbiamo tendere a migliorare “L’UOMO/GIOCATORE” motivandolo a migliorarsi e a migliorare gli altri, dato che fa parte di un “sistema” di cui è un protagonista. L’attacco è più difficile da insegnare/costruire; occorre quindi investire più tempo per creare tutti gli “automatismi” indispensabili nella “collaborazione”.
MENTALITA’: Noi poniamo la massima attenzione su: - rispettare/mantenere “spazio - tempo” nell’esecuzione; - assegnare ruolo/responsabilità ad ogni giocatore da portare avanti e migliorare/ aiutare a trovare le proprie responsabilità all’interno del gioco; - rendere facili/spontanee le cose da fare (assimilare), perché ci sia la massima reattività (fare, non pensare); - far diventare loro il “gioco” (attaccare/reagire), sapere perché, per chi, quando farlo; - saper risolvere qualsiasi situazione: fiducia, certezza, chiarezza, far diventare istinto le cose da fare.
REGOLE BASE: - entrare veloce nei giochi (passaggio e/o palleggio) per attaccare subito/sempre; - ribaltamento / reverse (con passaggio, con palleggio): scavalcare gli anticipi; - uso del post / uso dell’hand-off / uso pick and roll; - goals/obiettivi: ricerca 1° opzione/opzioni successive; 1. palla pivot basso + rotazione; 2. palla post alto + blocchi (mix match); 3. pick and roll.
Inoltre: ricordarsi di usare i “passaggi” per migliorare qualità del gioco, uso del “palleggio” per battere proprio uomo e/o migliorare l’angolo di passaggio.
GIOCO BASE Inizio con passaggio e taglio UCLA (diag. 1): l’inizio del gioco prevede il passaggio (dx o sx) tra 1 e 2 con successivo taglio (UCLA).